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Under 14: importante vittoria in casa San Carlo

San Carlo - San Pio X  61 - 75     (8-21, 32-32, 44-56)

San Carlo: De spuches 13, Lo presti 8, Conserva 6, Meulli 2, Steffano 4, Longhi 5, Rabbione 2, Contessa 13, Del Cas 2, Cioffi 6, Ardizzone 0, Zau 0.
T.l. 9/22, 5 falli: Conserva, Contessa

San Pio X: Acuto 2 (1/1 al tiro), Benna (1 rimbalzo), Balzaretti (1 rimbalzo), Vignati 6 (7 rimbalzi), Corti 7 (3/3 al tiro, valutazione 13), Lacca 12 (6 palle recuperate), Scaravati 8 (9 rimbalzi), Melchiori 29 (12/25 al tiro), Piccolo 2 (2/2 ai liberi, 6 recuperi), Mantovani 7 (6 rimbalzi), Domiziano (1 rimbalzo), Chen 2 (6 Rimbalzi).
t.l. 13/39

I ragazzi di Ghisellini fanno progressi e, pur con una partita tecnicamente disordinata e parecchio fisica, si impongono sul difficile campo di via Zenale di fronte ad un San Carlo un po’ inamidato.
E’ stata una gara ad intermittenza in puro stile san Pio, di quelle che coach Ghisellini vorrebbe evitare: sparate roboanti alternate a imbarazzanti pisoloni che non ti fanno mai capire sino in fondo i confini fra i tuoi meriti e i demeriti dell’avversario e viceversa, perché in questo caso, sui nostri avversari, parliamo di un gruppo rispettabilissimo sul quale in San Carlo stanno lavorando dire bene, da almeno 4-5 anni, e che a dir la verità anche per loro vale il nostro “Lavori in corso”.
La cronaca della gara che leggerete è fedele testimone degli sprazzi che agonisticamente parlando hanno acceso la palestra ospite (le rimonte ed i corpo a corpo esaltano la folla, poi però danno da fare ai tecnici) e che hanno caratterizzato i 40 minuti di San Carlo - San Pio.
Aprono il gas gli ospiti bianco verdi che fanno una partenza “monstre” (0-6, 4-8, 6-16 sino al 6-21) che annichilisce i padroni di casa: e sì che le percentuali del SanPio non sono proprio eccellenti: Melchiori, Lacca e uno splendido Corti anticipano e penetrano giocando in dai e vai sulla line di tiro libero come coach Ghisellini pretende: solo l’ottimo Contessa sembra reggere botta per i gialloblu san carlini.
Secondo quarto in cui il SanPio inizia l’autocontemplazione che sfocia da un lato nella progressiva rianimazione dei padroni di casa che si mettono a toreare sui nostri improvvisamente sperduti e dall’altro nella confusione che manda in cimberle ogni assetto tecnico dei bianco verdi…in questo frangente solo Scaravati tiene cabeza, mentre Despuches e Lo Presti fanno vedere di che pasta è fatto il San Carlo suonando la carica ai loro compagni che finalmente difendono con gambe veloci e sedere a terra: nel volgere di 8 minuti i 15 punti di scarto divengono 3 di vantaggio per i padroni di casa (30-27 San Carlo) e ci vuole una serie di guizzi di Lacca a ripristinare un pareggio che a metà gara segna equilibrio anche nei blackout.
Durante il riposo i muri di via Zenale narrano in via riservata di “raccomandazioni” energiche sull’interpretazione della gara che coach Ghisellini pretendeva dai suoi giocatori, che durante il secondo quarto erano tornati i marinaretti allegri di qualche gara dello scorso anno e difatti la determinazione biancoverde sale di tono, con un nuovo allungo, stavolta meno roboante del primo quarto, ma certamente altrettanto determinante: ultima situazione di pareggio sul 40-40, poi Melchiori, Vignati e motorino Lacca segnano un parziale di 16-4 che sembra chiudere i giochi; ultimo quarto dove San Carlo reagisce rabbiosamente: guidati da Contessa, Despuches e Cioffi i padroni di casa si rifanno sotto sino al 55-60, ma esce, in questo frangente, la freddezza di Corti e la grinta di Mantovani che, insieme a Melchiori e Scaravati respingono il pressing san carlino, chiudendo alla grande con giocatori esausti ma alla fine vincenti.

Le cifre di squadra dicono che San Pio assolutamente ancora in bacino di carenaggio al tiro (13/39 ai liberi è una vera indecenza, mentre il 31/80 che è un 38 %, non appartiene ad una squadra lucida), mentre i progressi li vediamo a rimbalzo dove la nostra reattività è stata premiata (52 rimbalzi di cui 24 offensivi); così così il turnover 33 perse (malino) 25 recuperi (buono); 5 assist.
Credo che l’odierna imprecisione al tiro poteva costarci cara…fortuna che anche i padroni di casa non sono stati particolarmente precisi; ciò testimonia una gara dura, diretta in modo un po’ troppo permissivo su ambo i fronti. E su questo punto mi prendo una responsabilità, perché se è vero che dobbiamo crescere come squadra ciò non vale solamente per i giocatori in campo. Mi riferisco a un paio di situazioni sulle quali giustamente anche chi assiste alle gare può migliorare: ci sono stati fischi discutibili da parte dell’arbitro, ma ricordiamoci che senza arbitri non si gioca e quello di oggi non ha fatto la differenza; secondo: il cronometro non è partito un paio di volte per tempo: prima di gridare tempo, ricordiamoci tutte quelle volte che ce lo hanno urlato a noi, imbranatissimi nello schiacciare quel maledetto tasto consunto on/forward che da anni serve ogni palestra, su quel tasto pigiano dita di genitori e di volonterosi. C’è un amico del San Carlo che con serenità e sportività ce lo ha ricordato a fine gara e credo sia stato un gesto di correzione fraterna. Il basket deve restare luogo d’incontro. Grazie Ieros.

22/11/2009

old voit