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San Pio, viaggio all'inferno e ritorno per una vittoria incredibile contro Ombriano

San Pio X - Simecomm Ombriano Basket 2004  59 - 57     (15-21, 22-40, 39-49)

San Pio X: Stigliano Enrico 12, Sebastio Jacopo 18, Zoboli Andrea, Nodari Gabriele 8, Giannetti Alessandro 8, Tesoro Christian 4, Volonterio Raul (92), Mirulla Marco (93) (N.E.), Moretti Antonio 4, Torti Andrea 5; All. Marchese, a.All. Fucci, sc. Sabatini.

Falli: 17+1B; TL: 12/23 (52.17%); 5 falli: -; Triple: Sebastio 3.

Simecomm Ombriano Basket 2004: Zecca D. (93), Cerioli 6, Poli 20, Piloni 4, Vailati 5, Martinenghi L. (93) (N.E.), Cremaschi M. (93) 6, Galli 4, Gallo F. (92) 2, Premoli 10; All. Giovanetti, a.All. Testi, sc. Soldati.

Falli: 18; TL: 13/19 (68.42%); 5 falli: -; Triple: Poli 4, Cerioli, Premoli.

Arbitri: Nobili e Dragoi (MB).

Il San Pio vince una partita che aveva perso nel modo in cui ne ha perse tante, non ultima la decisiva bella dei play out dello scorso maggio. Per chi scrive non è facile descrivere la gioia per questa vittoria senza ricordare quella sconfitta e, quindi, senza pensare all'amarezza degli avversari battuti ieri sera.

Al Savonarola si è vista una partita incredibile ed hanno avuto torto coloro che hanno preferito rimanere a casa ad attendere notizie dal telefono. Dopo un primo tempo dominato dai Cremaschi nessuno, nemmeno il più ottimista avrebbe scommesso il classico "dollaro bucato" su una vittoria dei biancoverdi. Privi di Galtarossa, ricaduta per la sua "scaviglia" in settimana, di Chiappa (ancora problemini per la bandiera del San Pio) e del play Sacha Sabatini (strappo al polpaccio, ahi, ahi), ci si presentava con i sostituti Schultz Nodari e Andrea Torti, spostando Zoboli una posizione più indietro e chiedendo alle poche guardie presenti di fare gli straordinari. Nessuna assenza, almeno rispetto alle formazioni presentate fino a questo momento del campionato, per Ombriano (4 - 2 il record fino a ieri sera) la matricola del girone C, autentica mina vagante del girone MI-LO-PV.

Illusoria la partenza del San Pio che gioca bene, difende meglio e realizza dei buoni canestri nei primi 5 minuti. Ombriano, guidata da un Poli implacabile (9 punti consecutivi per lui), non ci stà ed accorcia, pareggia e si stacca nell'arco di un amen. La frazione finisce +6 per gli ospiti e le facce che vedo in panchina San Pio non promettono niente di buono.

Il secondo quarto conferma le mie sensazioni. Il San Pio crolla sotto gli attacchi dei giocatori di coach Giovanetti e, fatto ancor peggiore, non riesce a mettere nel canestro quasi nulla. La miseria di 7 punti (credo che possa essere il minimo storico per il San Pio da quando lo seguo, ovvero 8 anni) sottratta ai 19 punti segnati "di squadra" da Ombriano fanno 12, che sommato ai 6 del primo quarto danno il -18 dell'intervallo. Considerato che gli ultimi 3 punti del quarto sono stati del San Pio, il vantaggio dei Cremaschi è arrivato a +21, intorno al 19' ...

Musi lunghi tra il pubblico di casa mentre si fuma la sigaretta sotto la pioggia durante l'intervallo lungo.

Nell'intervallo si sente pronunciare la seguente espressione: "la zona che abbiamo provato" ... Sinceramente, nella mia, non lunga ma significativa, frequentazione San Pio, la zona è sempre stata considerata un espediente e non una forma di difesa. Si piazzava per limitare i falli o per dar fiato ad un quintetto spompato. Fatto sta che, dopo un paio di azioni in cui si riesce a fare un paio di canestri, coach Marchese ordina una 3-2 che definirla "bulgara" è un complimento. Ma è una zona ben giocata che Ombriano non riesce ad attaccare. Le azioni dei ragazzi di Giovanetti sono tutte perimetrali e, grazie al grandissimo sacrificio di Torti e Sebastio che sembrano posseduti dal demonio di tiri comodi da fuori non ne riescono molti. E pochi di essi vanno dentro. Davanti, invece, il San Pio innesta il passo del montanaro rosicchiando un punto alla volta. La panchina incita i nostri, Marchese e Fucci guidano la squadra col telecomando e lo "scorer" Sabatini si dedica anima e corpo ad istruire il suo sostituto Andrea Torti. Senza voler mancare di rispetto per la grandissimo prova di Andrea, sembrava che Sacha, non potendo giocare fisicamente, si fosse trasferito nel corpo del più giovane, rispetto a lui, play e guidasse la squadra come ci aveva fatto vedere nelle ultime settimane. Il terzo quarto, comunque, finisce a meno 10. Scarto dimezzato (o quasi) ma impresa ancora titanica da compiere. In definitiva, fino a quel punto, si erano fatti appena 39 punti, uno in meno di quelli fatto da Ombriano nel primo tempo.

La quarta frazione, tuttavia, prosegue esattamente come era andata la terza: noi a zona e loro a sbatterci contro. Per Ombriano l'unico che cerca di arginare l'emorragia è Poli (che nei due quarti precedenti era andato un po' in letargo) che mette a segno tutti ed 8 i miseri punti "fatturati" dagli ospiti. Il pareggio per il San Pio, arriva a 3 minuti dalla fine. Da lì in poi è una successione di palle perse e di "braccini" di tennistica origine. Mancano meno di trenta secondi alla fine quando Ombriano viene avanti per giocarsi il suo match point ma lo fallisce. Mancano 5,5 secondi quando coach Marchese chiede il time out della speranza. Al rientro rimessa in mano a Torti. Il gioco, lo sappiamo tutti deve finire con la palla dell'ultimo tiro in mano a Sebastio. Il fatto è che lo sanno anche i ragazzi di Giovanetti e Johnny è curato da un difensore che gli si piazza nei pantaloncini. La palla va a Giannetti che dovrebbe aprire ... da qualche parte. Ma la difesa è molto efficace e l'unica scelta è, avendo mangiato un secondo o forse due al cronometro, quella del tiro della speranza. Che non entra. Il rimbalzo va verso la posizione di post basso in cui si trova Stigliano che lo controlla non alla perfezione facendo rimbalzare la palla in allontanamento, la recupera e alzandosi ruota di 180° e scocca il tiro. Poi ...

ferro più lontano
sirena
ferro posteriore
ferro anteriore ... su cui la palla si ferma, indecisa sul da farsi ...
gioia San Pio e disperazione Ombriano.

Non è la prima volta che vinciamo una partita sulla sirena. Ne abbiamo perse anche parecchie nello stesso modo. A seconda dei punti di vista, è il bello o il brutto del basket.

Per il San Pio non si può non dare la palma di "man of the match" ad Enrico Stigliano. Grande prova di sebastio e gladiatorie le prestazioni di Gabriele "Schultz" Nodari e di Christian "Teo" Tesoro. La mia menzione speciale è per Andrea Torti. Un ragazzo che ho visto crescere da quando, coetaneo di mio figlio, faceva minibasket. Forgiato da Mattia Ferrari ed Arnaldo Vallini, è stato perseguitato dalla sfortuna. Non ricordo una stagione in cui non abbia patito un infortunio che lo tenesse lontano dal campo per almeno un mese o due. L'anno scorso è andato a mettersi alla prova in promo, con l'amico Luizz Paduano a Novate. Quest'anno è voluto tornare sapendo che la Società cercava un play con caratteristiche diverse dalle sue e che lo aveva trovato in Sacha Sabatini. Ha avuto carattere e si è messo in gioco. Ieri sera ci ha fatto rivedere l'Andrea che, diciottenne, guidava il San Pio ad una salvezza insperata nella serie D 2004-2005.

Ombriano double face. E la seconda faccia non deve essere per niente piaciuta ai Cremaschi. Poli eccellente nei due quarti in cui ... ha giocato. Incredibile il crollo, sopratutto psicologico, patito nel secondo tempo.

Arbitraggio tutto sommato equo. Alcune contestazioni da parte dei nostri ed un tecnico, severo ma che a termini di regolamento ci stava tutto, che ci ha dato la giusta rabbia per affrontare gli ultimi 5 minuti.

04/11/2011

spa