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Under 13 battaglieri e determinati si piegano solo alla fine davanti al Leone

Leone XIII - San Pio X  66 - 54     (14-15, 32-30, 49-45)

Leone XIII: Grassi 8, Cigada 14, Bassani, Galimberti, Volpi 10, Praderio 2, Petitti 16, Budicin 4, Palumbo 10, Vittoria 2, Avenido. All. Marco Bardusco

San Pio X: Acuto 5, Balzaretti, Benna 3, Vignati 16, Corti, Lacca 5, Melchiori 6, Piccolo 12, Scaravati, Chen, Ippoliti, Domiziano 7.All. Claudio Brambilla

Un San Pio strano, molto diverso dal solito, in cui tutti i nostri ragazzi mostrano una furia agonistica assolutamente insospettata, che per tre quarti tiene in scacco i leoniani, cedendo solo nel finale, quando collegare il cervello al cuore era fondamentale, ma su questo particolare - paradosso - non mi preoccuperei...quello è un meccanismo che funziona al meglio con l'esperienza: i nostri hanno 13 anni, oggi hanno dato tutto, nessuno escluso, chiaro che la confusione alla fine abbia preso il sopravvento. Ed il Leone non è certo squadra scarsa.

S'inizia con un quintetto leggero, ma aggressivo ed i nostri con un Vignati glaciale (5/7 nel primo quarto), assolutamente ben accompagnato da ottimi compagni (Scaravati, Lacca, Balzaretti, Benna e Chen) prendono il sopravvento su un Leone mai domo, con un Petitti che al solito tarda un pò a scaldarsi.

Nella seconda frazione i nostri, assolutamente coesi, si spingono sino a + 7 (29-22 Spiox), con Melchiori, Acuto (finalmente una buona prova!) Domiziano e Piccolo molto tonici che sigillano i Leoniani, che però negli ultimi 2 minuti del quarto approfittando dell'unico momento di relax concesso in tutta la gara dai nostri, piazzano un parziale di 8-0 che ribalta il risultato al riposo (32-30).

Dopo la pausa di nuovo i nostri avanti di 6 con Vignati, Lacca e Piccolo (40-34 Sanpio), ma Leone ricuce il divario (45-45 con Petitti) e nell'ultimo minuto mette la freccia del sorpasso (49-45).

Ultimo quarto con i nostri furiosi, tesi al recupero, iniziano una serie di allucinati sequenze tiro -rimbalzo-tiro-rimbalzo-tiro che raramente si conclude a canestro, peraltro bene imitati dall'altra parte dai nostri avversari...comunque di nuovo si pareggia 49-49 e poi 51-51, 52-52 e 54-54...ma qui la mente si offusca, i muscoli mulinano arti ma ne escono ormai conclusioni forzate cui nessuno pone rimedio...e negli ultimi 4 minuti i padroni di casa ci infliggono un 12-0 che premia certamente la loro determinazione, specie quella della pulce Cigada (un piccolino che in penetrazione verticale fa malissimo) e del suo ottimo compare Petitti, stasera un filino meno sfolgorante che all'andata, ma sempre decisivo nei momenti caldi.

Un plauso all'eccellente arbitraggio che i padroni di casa hanno offerto: imparziale, freddo ed esemplare.

I nostri: come detto, assolutamente temprati, spesso avanti nel punteggio, si buttavano come mai visto su ogni pallone vagante (alla fine saranno 16 recuperi)- ho temuto per la testa di Piccolo perché a un certo punto pur di carpire una palla vagante si è attaccato istintivamente e orizzontalmente fra piede e corpo di un avversario...segno di notevole determinazione...direi che il grande lavoro propedeutico di mastro Claudio oggi ha trovato fondamento.

Perchè abbiamo perso ? Il responso alle statistiche di squadra: liberi 8/22 (male), tiri su azione 23 su 106 - sì avete letto bene centosei tiri tentati in quaranta minuti, al ritmo di 1 ogni 20 secondi...% percentuale oscena, ma attenzione perché questi 106 tiri è figlio anche di 49 rimbalzi offensivi catturati (significa che eravamo reattivi e che seguivamo il primo tiro sbagliato dato positivo, ma anche che abbiamo avuto 49 possibilità di tirare da vicino sfruttate molto male); la nostra supremazia fisica odierna è suffragata anche da 30 rimbalzi in difesa. dato molto importante: l'esiguità di palle perse (23) ed il buon numero sia di recuperi (16) che di assist (4). dunque abbiamo sprecato...però queste cifre oggi non spiegano il cuore dei nostri che tutti, anche quelli a bassa percentuale di tiro, hanno mostrato in campo e che vale di più, perché questo furore è di ottimo auspicio per la crescita del gruppo. Un plauso anche al buon Ippoliti, che il campo l'ha visto poco: umile e sereno e di grande esempio, ha un grande rispetto del gruppo: ma ci ha insegnato che la squadra ha bisogno anche di 5 secondi di obbedienza: grazie Alessandro!

04/04/2009

Old Voit