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L’One-Man-Show del play della Pallacanestro Milano annichilisce il S. Pio
San Pio X - Pallacanestro Milano 1958 31 - 84 (6-26, 13-41, 25-66)
San Pio X: Manzoni 3, Vignati (96) 1, Proverbio 3, Cogliati 8, Goglio 2, Piccolo (96) 2, Mariani 2, Benna (96) 8, Corti (96) 2, Riva, Scaravati (96). All.re Ghisellini, vice Zecchini. Tiri liberi 9/24, Falli: 12
Pallacanestro Milano 1958: Pagetti, Bugo 4, Monetti 12, Abruzzini 45, Massaron 14, Moro, Perrone, Spada, Lamantea, Borrelli 5, Trentin, Fuoco 4. All.re Mancuso L. Tiri liberi 7/13, Triple 5 (Abruzzini 5) Falli: 20
Oggi mi trovo a commentare una sconfitta degli under 15 e non ho francamente molto da dire. La partita è stata decisamente a senso unico sin dalle prime battute. Un record però i ragazzi di Ghisellini sono riusciti a batterlo (e non era facile), quello del numero di falli commessi in un singolo periodo di gioco: zero falli in tutto il primo quarto! Il precedente record di un fallo commesso nel primo quarto contro CGM è durato solo un paio di settimane. Beh, se non altro possiamo consolarci col fatto che tale nuovo record è sì eguagliabile, ma non ulteriormente migliorabile! :-)
E comunque complimenti alla Pallacanestro Milano, che pur essendo una squadra quasi del tutto nuova, ha mostrato un ottimo gioco e soprattutto uno strepitoso playmaker, autore di ben 45 punti, e a quanto riferito, addirittura di 50 nella vittoriosa partita contro il CGM di domenica scorsa.
Certo, con un “tipo formidabile in squadra, … che la metteva anche da centrocampo senza neanche toccare il tabellone o cosa”, è molto più facile. Come ha rilevato il nostro vice coach Vlad a fine gara, senza di lui in campo la partita sarebbe finita punto a punto. Ma tant’è, c’era, e dunque complimenti al ragazzo, al suo allenatore e alla squadra per cui gioca, che ha comunque fatto vedere molti atleti validi ed un ottimo collettivo.
Vi risparmio la cronaca dettagliata della partita, che, come detto sopra, è stata totalmente a senso unico, per passare a considerazioni più utili, almeno dal mio punto di vista.
Questo gruppo sta pericolosamente percorrendo la china discendente del disimpegno e della rassegnazione: siccome gli avversari sono più forti di me, e io lo so prima di giocare, allora mollo del tutto e gioco senza grinta né determinazione, tanto perdere di 30 o di 50 (o 100) è uguale.
Non è vero.
E ciò per almeno due ordini di ragioni. intanto il girone è assai disomogeneo: ci sono alcune squadre di livello tecnico e tattico superiore, ma ci sono anche 4-5 squadre, diciamo così, abbordabili, per potenziali 8-10 partite dove ce la possiamo tranquillamente giocare.
Il problema è che se non si dà il 100% anche nelle partite contro gli avversari più forti, se non ci si impegna agli allenamenti, subentra un pericoloso stato di rassegnazione che rende proibitive anche le partite possibili (vedi gara coi Tigers di due settimane fa). Se invece sono presente e mi impegno seriamente agli allenamenti, cerco di migliorare ascoltanto gli insegnamenti del coach e do il massimo in tutte le partite, difendendo e lottando anche contro avversari che sembrano giganti, tale atteggiamento avrà l’effetto non solo di ridurre il passivo, ma anche e soprattutto di arrivare mentalmente e tecnicamente preparati alle gare contro squadre del nostro livello.
E tali partite sono dietro l’angolo…a buon intenditor poche parole.
Termino solo per stavolta con un quiz per i ragazzi: da dove è tratta la citazione letteraria posta tra virgolette nell’articolo? Il primo che indovinerà vincerà maglietta e cappellino o altro gadget del S. Pio offerti dal sottoscritto.
P.S. Non vale guardare su internet. :-)
20/01/2010
val