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Quarta sconfitta per la prima squadra ma ci sono segni di risveglio

REMM Asola - San Pio X  76 - 72     (22-14, 39-40, 52-56)

REMM Asola: Mitu 4, Lanfredi 13, Romanelli 18, Ruscelli Mirko 12, Agarossi 10, Ruscelli Michael 4, Malcisi, Cozzani, Zanini, Pedrazzi 15; all. Monduzzi, v.all. Zanini.

Falli: 21; TL: 15/21.

San Pio X: Sebastio 9, Torti 3, Tieghi 21, Daprati 7, Garavaglia 19, Casetta, Bernucci, Melchiori 3, Piccolo 2, Lavizzari 8; all. Ingala, v.all. Scala.

Falli 22; TL: 15/22.

Quarta sconfitta consecutiva per il San Pio in quel di Asola. Dopo un anno e mezzo si torna nel mantovano con le stesse speranze e con lo stesso risultato. L'altra volta, tuttavia si trattava della seconda di play out ed il peso di quella partita era notevolmente superiore. Del match di allora sono rimasti solo pochi superstiti: Pedrazzi, Zanini, Cozzani ed Agarossi per i mantovani e Sebastio e Torti per i nostri. Sei su venti. Molto è cambiato ma ... non la sostanza.

Si parte con Bernucci appiccicato ad Agrossi con un solo compito: tenerlo a bada! Coach Monduzzi, invece mette lo stesso Agarossi in marcatura su Garavaglia. Il risultato è, nella sostanza, a noi favorevole: il cecchino mantovano viene limitato a due soli canestri nel primo quarto e deve uscire abbastanza presto per aver fatto due falli sul lungo biancoverde. Ciononostante il nostro attacco sembra essere un po' impacciato ed a disagio sul campo asolano. Tre bombe (2 per Romanelli ed una, sulla sirena, per Lanfredi) ci condannano ad un severo meno 6 alla fine del primo.

Il secondo quarto ci vede giocare decisamente più tranquilli ed, eseguendo gli schemi su cui si è lavorato in settimana, il gioco è più fluido. Recuperiamo bene anche se un paio di tiri da tre di Mirko Ruscelli limitano tengono sempre a galla i padroni di casa. Sul filo della sirena è un canestro in zingarata di Piede Tieghi che ci permette di andare al riposo lungo con un punticino di vantaggio.

Anche la terza frazione di gioco è equilibrata e sono le difese a prevalere sugli attacchi. Per i nostri fanno tutti Garavaglia e Tieghi che mettono a segno 14 dei 16 punti fatturati in totale. Asola tenta una 3-2 ma la cosa non sembra creare dei problemi ai ragazzi di Ingala e, anche questa volta, una penetrazione sulla sirena di Tieghi ci dà un +4 che potrebbe essere determinante.

Negli ultimi 10 minuti partiamo subito bene e a 6 minuti dalla fine siamo a +9 grazie a Daprati, Sebastio e Lavizzari. Asola comincia a pressare forte sulla rimessa e, immediatamente, perdiamo due palle veramente sanguinose: da + 9 a +5 in 20 secondi. Ai nostri viene quello che, tennisticamente, si definisce braccino. C'è paura a tirare e la scelta di tiro non è sempre quella migliore (complice anche l'eccellente difesa asolana). Asola risale piano piano e, a 1'30" siamo in parità iniziando un micidiale punto a punto. A 1'29" dalla fine Lanfredi penetra al centro e alza un lieve pallonetto che dà +2 ai suoi. Risposta dei nostri che guadagnano due liberi con Garavaglia. Uno su due e palla ai padroni di casa che non riescono a segnare e, sul ribaltamento, errore di Garavaglia dalla breve. Tornano avanti i ragazzi di coach Monduzzi ma niente, la palla non entra. Mancano 32" e cerchiamo, forse con un po' troppa fretta una conclusione da tre per pareggiare, la sbagliamo e, sul successivo fallo immediato, Ingala chiama time out. I due liberi vengono entrambi segnati da Mirko Ruscelli. Nuovo tentativo di bomba da fuori che finisce decisamente male. I falli finali determinano il risultato di +4 per Asola e l'amara constatazione da parte nostra che un'altra partita è stata persa.

Questa volta è bene mantenere la lucidità e riconoscere che abbiamo giocato, a tratti, piuttosto bene. Quello che è veramente mancato è stata la freddezza nell'amministrare gli ultimi 5, 6 minuti. Era ovvio che, a meno nove, Asola avrebbe forzato e si sarebbe giocata il tutto per tutto. E' andata bene a loro e male a noi ma, bisogna ammetterlo, qualche punto in più ce lo saremmo dovuto aspettare nel concitato finale e, se fosse arrivato, la partita avrebbe potuto essere ben più piacevole.

Per i nostri Garavaglia ha giocato una partita maiuscola, macchiata dai piccoli ma determinanti errori finali. Bene anche Tieghi, che si è amministrato meglio ed è arrivato meno stanco al finale e i due play Lavizzari e Torti. Purtroppo, se perdi una partita giocata punto a punto, ogni singolo errore commessi da ciascuno dei giocatori scesi in campo, può rappresentare quel quid determinante che fa da spartiacque tra referto rosa e referto giallo.

Per Asola, in ombra Agarossi, bene Mirko Ruscelli, Lanfredi e Romanelli, nonchè concreto Pedrazzi.

Arbitraggio esperto dei sig. Vailati e Bonizzoni, sostanzialmente equilibrato e lineare.

Settimana prossima derby con SocialOsa: con i salesiani non si può più sbagliare.

31/10/2008

spa