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under 17 - girone A: Ritorno alla vittoria per i ragazzi di Fucci: Alcione battuto a domicilio 67-58

ALCIONE - SAN PIO X  57 - 73     (21-19, 32-40, 43-61)

ALCIONE: Astarita 13, Zaylah 4, Panzitta 4, Ghanem 3, Schieppati 6, Traversa 4, Testori 18, Urgese 5; All. Barzaghi.

SAN PIO X: Trentani ('97) 1, Guadalupi ('97) 3, Arioli 8, Mariani 22, Manzoni 19, McAllister, Goglio 12, Riva, Proverbio 6, Tornaghi 2
Tiri da 2 27/80 (Proverbio 2/3, Tornaghi 1/2, Manzoni 8/19), T.L. 21/41 (Mariani 10/14, Manzoni 3/5) ; rimbalzi difensivi 20 (Tornaghi 6), rimbalzi offensivi 17 (Manzoni 5); palle perse 29, palle recuperate 30 (Manzoni 5 perse e 9 recuperi, +4); assist 4 (Manzoni 3, Trentani 1); falli fatti 14, falli subiti 27 (Mariani 8); valutazione 55 (Manzoni 26), (rapporto valutazione punti Tornaghi, 200%); All. Fucci.

Arbitri: Goretti di Milano.

N.d.R. Fa il suo esordio come commentatore un gradito ritorno nelle file biancoverdi: Vladimir Zecchini, già nostro giocatore under 19 alle giovanili San Pio, e collaboratore di coach Ghisellini con gli allora under 14; da pochi giorni sta collaborando con coach Fucci nel gruppo dei 95 e, guarda caso, il colore del referto vira al rosa! Da questa nuova collaborazione, oltre alla vittoria, sortisce un'ottima cronaca...Conte Vlad, a lei la parola!
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Gli spiottini classe '95 affrontano la trasferta dell'Alcione sperando di portare a casa la 3 vittoria della stagione, contro una delle avversarie più abbordabili (non me ne vogliano i giocatori avversari, certamente da lodare per l'impegno) del girone, almeno sulla carta. Tuttavia, come storicamente accade a qualsiasi gruppo biancoverde a confronto con avversari che (teoricamente) sono più deboli di loro, i ragazzi entrano in campo con un atteggiamento piuttosto indisponente. Infatti subito arriva il tentativo di fuga dei padroni di casa, che approfittando di un attacco confusionario dei nostri, nonché di una difesa a dir poco svogliata allungano per un iniziale +6, cavalcando la vena realizzativa di Testori, 10 punti nel solo primo parziale. Poi, finalmente, i nostri decidono di uscire dal loro ritiro spirituale, almeno in attacco, dove guidati dal duo Manzoni-Mariani risalgono fino a riuscire a sorpassare gli alcioniani. Ahimè, il cambio di registro in attacco non è supportato da un atteggiamento difensivo più aggressivo, soprattutto a rimbalzo, con inizialmente il solo Tornaghi a tentare di fermare la carneficina che si svolge sotto il tabellone amico, con gli altri spiottini che si fanno letteralmente (giuro di aver visto un avversario tirare fuori uno snack mentre andava un rimbalzo, tanto era poco preoccupato dal suo diretto marcatore) “mangiare in testa” dai padroni di casa. Il dominio sotto le plance dell'Alcione sarà caratteristica di diversi momenti della partita, alternato da pochi e sempre troppo brevi momenti di equilibrio. Da questo elemento, unito all'entusiasta gioco di squadra dei biancoblu (che quantomeno provano ad orchestrare qualcosa che potesse chiamarsi gioco offensivo), si può facilmente dedurre quale sia stato il risultato espresso dal primo quarto di gioco, un 21-19 Alcione che rispecchia la diversa mentalità delle squadre in campo.
Nel secondo parziale la musica sembra cambiare; finalmente i nostri sembrano almeno tentare di difendere, tanto è vero che, se le difficoltà a rimbalzo permangono, quanto meno un pizzico di aggressività in più mette in crisi l'attacco casalingo. In particolare Manzoni e Arioli sembrano dei rapaci che si avventano sui palloni in mano agli avversari, tentando di lanciare un contropiede che però farà fatica a cogliere i frutti del lavoro difensivo. Invece in attacco si registra un passo indietro rispetto a fine primo quarto, con diverse scelte discutibili operate dagli spiottini, che per fortuna trovano un jolly nell'acrobata Viturìn Arioli, che, in un evidente tentativo di far risaltare il suo nuovo sponsor (Coach Fucci nell'intervallo ha confermato l'accordo tra il giocatore e il Circo Medrano), si produce in entrate eteree che, un po' grazie alla determinazione, un po' grazie ad una mano del santo protettore dei circensi, portano al San Pio punti importanti, che permettono, insieme ad un paio di iniziative interessanti del '97 Guadalupi, di chiudere il secondo avanti 40-32.
Al ritorno dall'intervallo lungo finalmente l'atteggiamento sembra cambiato: pressione difensiva leggermente migliore, che causa diversi recuperi e, soprattutto, tante perse degli avversari, e attacco che cerca il più possibile di spingere in contropiede, anche se manca al solito la freddezza di chiudere l'azione in maniera concreta. Anche il gioco a difesa schierata vede un leggero miglioramento, una maggiore disciplina (ammetto che è una parola un po' forte, ma passatemela) dovuta anche alla buona prova in regia dell'altro '97 Trentani. Così, sotto i colpi del solito duo di finalizzatori Manzoni-Mariani, coadiuvati finalmente dal risveglio del Tasso (Goglio, Goglio, cosa dobbiamo fare per tenerti sveglio tutta la partita?) portano i nostri a +18 a fine 3° quarto.
L'ultimo quarto sembra all'inizio confermare i piccoli progressi fatti nel terzo rispetto ad inizio partita, con Mariani che rimane un enigma per la difesa avversaria (fatto dovuto anche ad un'insolita precisione dalla lunetta) e l'attacco dei padroni di casa che vive sui soliti rimbalzi d'attacco (dopo l'atteggiamento, la nota più negativa della serata). Ma ecco che, dopo essere andati anche a +22, i biancoverdi vengono colpiti da una forte sindrome di abbiamo-già-vinto-quanto-siamo-forti, che costa numerose palle perse (figlie di un atteggiamento molle) e diversi contropiedi avversari, che fortunatamente ci graziano spesso e volentieri. Così la partita finisce col break positivo dei biancoblu (trascinati dal solito Testori), che però non riescono a raggiungere gli ospiti. La partita si chiude quindi con il punteggio di 73-57.
Ora, se il risultato vittorioso venisse preso come totalmente positivo, si correrebbe un grosso rischio per il futuro: tecnicamente non è stata una bella partita da ambo le parti, e questo sicuramente non è un segnale positivo per i nostri ragazzi, che qualche miglioramento sono in procinto di farlo (e sarebbe anche ora che si decidessero a compierlo). Ma la cosa che più ha preoccupato è stato l'atteggiamento mentale. Pronti via e, convinti di venire a conquistare una facile vittoria, ci si è fatti mettere sotto da un avversario sì atletico, ma tecnicamente con qualcosina in meno rispetto a noi. Come se non bastasse, una volta creduto conquistato il risultato, ci si è prodotti in un calo di concentrazione preoccupante, che in altri casi sarebbe potuto costare il foglio rosa. Senza atteggiamento non si va da nessuna parte, e in questo gli atleti avversari ci hanno dato una grande lezione, insidiandoci per due quarti, provando ad eseguire con impegno le indicazioni dell'allenatore. Testa, cuore, gambe e un po' di applicazione in più sono quello che serve ai ragazzi per migliorare e diventare una squadra più competitiva, obbiettivo non irraggiungibile, visto che solo 3 anni fa questo gruppo era nella situazione dell'Alcione, con pochi giocatori e tanti problemi,ma da allora qualche passo in avanti (senza strafare) è stato fatto. I ragazzi potenzialmente possono migliorare, ma devono ascoltare Coach Igifu eseguendo i suoi dettami alla lettera il più possibile e lavorando tutte le settimane seriamente in palestra.

02/02/2012

Il ConteVlad