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Under 17: un'altra bella vittoria (61-55) dei ragazzi di Pessina, stavolta in casa Social 0sa

Social Osa - San Pio X  55 - 61     (11-15, 25-31, 41-48)

Social Osa: Andreotti 3, Bauyon 5, Lanfranconi, Trevissoi 2, Vasquez 2, Della Monica 17, Oriana 3, Sebastiani 13, Redemagni 7, Lessio 3, Polic, Di Clemente
; All. Manfredi, a.All. Cominelli.

Falli: 18; TL: 9/18 (50.00%); Triple: 5: Sebastiani (2), Della Monica, Oriana, Redemagni.

San Pio X: Chiodo (Ne), Bernasconi 10, Ceccariglia 5, Trentani 19, Usardi 17, Ragusa (Ne), Dong (99), Manchor 4, Stoppa, Copelli 4, Casari 2; All. Davide Pessina, a.All. Michele Vozzi.

Falli: 19; TL: 13/24 (54.17%); Triple: 4: Trentani (2), Usardi, Bernasconi.

Arbitri: Micozzi di Milano.

Partita da agonia: dopo un paio di minuti, i sanpiotti sono in vantaggio, ma non riescono a prendere il largo.

Gli avversari non sono irresistibili, ma sono comunque ostici: subiscono si la nostra zona e sono meno reattivi di noi sotto canestro (sia in difesa che in attacco), ma lottano senza demordere e mostrano una invidiabile precisione di tiro in tutte le situazioni: basta vedere il 50% di tiri liberi realizzati e le cinque triple messe a segno.
Da parte nostra i ragazzi hanno mostrato la solita imprecisione nel tiro.

La partita è stata quindi perennemente combattuta: lo scarto massimo tra le due squadre non ha mai raggiunto i 10 punti. Se nel primo tempo e fino alla metà del secondo, l'inerzia della partita è stata a favore dei biancoverdi, i rossi di coach Manfredi sono riusciti a rimontare e a portarsi in vantaggio, salvo poi subire il ritorno dei biancoverdi.
Non abbiamo, quindi, assistito ad un emozionante testa a testa, quanto piuttosto a fasi di gioco con prevalenza alterna di una squadra piuttosto che dell'altra.
Per gli spettatori, piuttosto che una partita al cardiopalma è stata una lenta agonia, si passava dal "riusciamo a riprenderli?" al "teniamo il vantaggio sino alla fine?".

L'elemento veramente positivo, secondo me, è stata la tenuta morale dei ragazzi di coach Pessina: anche loro hanno sentito questa altalena di emozioni ma sono riusciti sia a tenere a freno la foga agonistica (evitando alzate d'ingegno individuali da salvatore della patria) sia a non farsi prendere dallo sconforto quando in vantaggio erano gli avversari.

Una buona prova di maturità, quindi, e complimenti a tutti: coach, vice e ragazzi.
La strada è ancora lunga, ma ci state veramente sorprendendo!
Bravi!

01/12/2013

Luca Stoppa