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Lacrime e sangue per la vittoria sul Pentagono

GS il Pentagono - San Pio X  54 - 59     (15-7, 28-28, 46-44)

GS il Pentagono: Casati 6, Zoboli 4, Petrosino (89) 13, Bocchini 9, Uva 5, Fusella (89) 9, Moretti (88) 6, Pozzato (88), Guidi, Tesoro 2; all. Ierardi, a.all. Angeletti.
Falli: 29; TL: 10/20.

San Pio X: Stigliano 7, Sebastio 7, Tieghi 16, Daprati 9, Garavaglia 5, Casetta (88), Bernucci 7, Piccolo (88), Lavizzari, Trombin 8; all. Ingala.
Falli: 26; TL: 19/33.

Il titolo scelto, lo ammetto, è molto retorico e potrebbe suonare trionfalistico e fuorviante nella descrizione di una partita che tutto può essere tranne che un trionfo per il San Pio. Giornata lunga per il sottoscritto in via Zenale (mi sono visto anche la partita della C femminile del S. Carlo, per motivi strettamente personali) nella quale ho avuto modo di apprezzare la puntualità dei ragazzi di Ierardi (arrivati alla palestra quasi tutti con almeno 90 minuti di anticipo) ed ho potuto riabbracciare vecchi e cari amici.
Primo quarto da incubo per il San Pio che non riesce in nessun modo a mettere la palla dentro al canestro se non dalla lunetta. Il Pentagono gioca onestamente senza strafare e arriva fino ad un netto 13-1 al 6' che diventa 15-5 al 9'50". Solo un canestro di Giorgio Garavaglia a 9" dal termine del quarto sblocca l'attacco biancoverde che chiude con un - 8 "accettabile" numericamente ma inaccettabile per il gioco mostrato. La vera battaglia si combatte sotto le plancie dove Trombin, Garavaglia, Daprati e Bernucci si scontrano con Uva, Fusella, Tesoro e Moretti. I falli fioccano e la situazione diventa immediatamente pesante per Trombin e per Uva.
Nel secondo quarto i nostri scoprono il tiro dall'arco e ne mettono ben tre. Purtroppo si infortuna Garavaglia, caduto male dopo un canestro in transizione (con fallo), mettendo male la caviglia. Gli urli di Giorgio spaventano un po' tutti quanti ma, almeno a giudicare da come è uscito dalla palestra, la situazione potrebbe essere meno grave di quanto non si sia temuto all'inizio. Anche il pentagono risponde tirando da fuori ma il parziale dei secondi dieci minuti dice +8 per i nostri e si va all'intervallo lungo con le squadre in perfetta parità.
Il terzo quarto è, finalmente, equilibrato e se da un lato le bombe di Tieghi e Daprati danno ossigeno ai nostri, dall'altro la concretezza di Petrosino e di un ottimo Moretti permettono ai ragazzi di Ierardi di chiudere la frazione con un margine di due punti.
L'ultima frazione inizia da maluccio, prosegue malissimo e finisce ... benissimo, vista con gli occhi del tifoso San Pio. Uva segna ed esce per falli (teniamo da conto la situazione falli dei lunghi). Il Pentagono guadagna quei due, quattro punti di vantaggio che gestisce fino agli ultimi decisivi 3 minuti. Il San Pio commette sanguinosi errori e perde palle che non avrebbe dovuto perdere ma, almeno, obbliga i lunghi di coach Ierardi a difendere con tutte le loro forze e, anche, con i falli. E così, se il San Pio, perde per falli Sebastio e Daprati (e può mettere al loro posto Stigliano e Trombin) quando al Pentagono escono Fusella e Moretti non rimane che Tesoro per le battaglie sotto canestro. A 2’30” dalla fine la situazione è 53-48 per il Pentagono. Stigliano parte nella sua classica penetrazione al centro con virata e mette il canestro.
Bernucci vede un’autostrada davanti a se, penetra ed appoggio comodo in sottomano.
Trombin subisce due volte fallo e mantiene il suo 50% … siamo 54-53 per noi.
Tieghi, idem 1/2.
Va in lunetta Zoboli che imita Trombin e Tieghi facendo 1 su 2.
55-54.
Ancora fallo su Tieghi, mancano ormai una ventina di secondi. Dentro il primo … fuori il secondo ma … rimbalzo di Trombin che appoggia e subisce fallo segnando.
54-59 … è il risultato finale.
Il San Pio ha tirato fuori il cuore e si è preso il referto rosa giocando non bene ma con molta concretezza. Rimane la preoccupazione per l’infortunio di Garavaglia all’alba di due partite importantissime come quelle contro Siziano e Cernusco. Ma, se Giorgio non ce la farà, sapremo comunque sopperire. Bene tutti e male tutti. Quando abbiamo giocato di squadra abbiamo dimostrato che con il telento che c’è tra i nostri ragazzi, ce n’è poco per chiunque. Peccato che qualche volta ci si dimentichi di questa fondamentale lezione e si tenda a strafare. Comunque è giusto goderci questa vittoria fino in fondo e pensare che il primo obiettivo stagionale (la salvezza) è a portata di mano (ma non ancora raggiunto, occhio).
Pentagono con molti giovani e con un “vecchietto” in campo per sopperire alle assenze di Galtarossa (quanto avrei sofferto a vedermelo giocare contro), Nodari (idem), Figini e Belli Paci (cito a memoria e magari me ne scappa qualcuno). Con loro in campo avrebbe potuto essere una gara diversa ma, ne sono convinto, non necessariamente a favore dei padroni di casa.
Arbitraggio di Colombo e Di Tonno pregevole per costanza di metro. Si sa che i due esperti arbitri milanesi lasciano molto giocare e la fisicità dei nostri ne è stata premiata.

22/03/2009

spa