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Vittoria svogliata (58-45) dei nostri under 14 su un Gabbro orgoglioso

Gabbro - San Pio X  58 - 45     (4-9, 16-23, 32-45)

Gabbro: Moia 4, Sanna 3, Assuncion, Caldani, Platini, Piacentini Camilla 4, D’errico 2, Azzali 9, Bellotti 9, Turbia, Ajello 14, Simoa Julia Jasmine; all. Veronica Riva
T.l. 5/19

San Pio X: Acuto, Benna 7, Balzaretti 2, Vignati 7, Corti, Lacca 8, Trentani 1, Piccolo 7, Mantovani 14, Domiziano 2, Ippoliti 2, Chen 8. All. Ghisellini, Vice: Zecchini
Cifre di squadra: t.l. 10/25 (Lacca 4/8), da 2: 20/90 22,2% (Mantovani 6/12), rimbalzi difensivi 43 (Piccolo 8), offensivi 35 (Lacca, Piccolo e Chen 7), turnover – 10 (34 perse 24 recuperate, Piccolo +4), assist 7 (5 Corti).

Premettiamo subito una cosa: onore e rispetto per il Gabbro, che in tutta umiltà ha impartito una lezione d’impegno e serietà ai nostri under 14: pur carenti in fatto tecnico, i ragazzi della coach Riva hanno lottato oltre ogni limite cercando anche di riaprire una gara che li vedeva ovviamente sfavoriti. E se non ce l’hanno fatta, meritano comunque un applauso perché non ci hanno proprio subito né dal punto di vista psicologico e neppure da quello fisico.

Sui nostri avremo modo di commentare. Si parte con un quintetto che arpeggia da virtuoso la chitarra classica steccando il barrè…tutto bene sino al tiro: difesa, blocchi, tagli ed incroci, poi tremende crisi esistenziali in fase realizzativa…contati anche 4 rimbalzi offensivi consecutivi senza poi segnare: dopo 4 minuti il punteggio era 6-0 per il SanPio, dopo 7 minuti era 6-4 e al termine del quarto 9-4. Sembrava essere tornati indietro ai tempi di coach Michi, quando non la si metteva dentro neppure in una cisterna.

Nel secondo quarto prova coach Giuliano a rimescolare le carte, ma neppure i nuovi inserimenti sembrano metterci le ali in attacco: da un illusorio +13 (19-6 SanPio con un Agostino Chen almeno ruspante) , il Gabbro riemerge a -7 con l’ottimo Ajello (il migliore dei suoi, 14 punti); si va al riposo su un affatto rassicurante 23-16. Anche in questo caso di nuovo buon compitino in difesa e in impostazione offensiva, ma soluzioni offensive a dir poco amletiche (c’è chi, e non una sola volta, sul secondo passo di entrata superato anche il difensore fa tiro amletico, ovvero senza aver scelto: passo o concludo? Risultato 2 stoppate o tiri sbilenchi).
Insomma: più marinaretti in vacanza che giocatori di basket.

La faccia di coach Giuliano al rientro negli spogliatoi è dipinta dalla delusione. Nel terzo quarto si sveglia Mantovani che suona la carica e qui il Gabbro ha l’unico segno di cedimento effettivo: San Pio a + 16 (41-25); fa il suo ingresso Alessandro Ippoliti che fra l’altro marca i suoi primi punti dell’anno, ma riapriamo l’outlet dei tiri sbagliati, regalando tiri in saldo senza diritto di restituzione: Gabbro ringrazia e non molla: 45-32 a tre quarti gara. Ultimo quarto dove fa la sua comparsa il Mirko Trentani, già visto in campo contro la Social Osa che ravviva con ritmo e grinta la gara: nuovo allungo a +16 (52-36) ma nuova crisi mistica al tiro: pur con passaggi smarcanti che danno vantaggi di secondi sul difensore a mezzo metro dal canestro, c’è chi prende la palla, la depone, va a bersi un caffè, passa dal bagno a fare pipì, rientra in campo ancora in vantaggio sul difensore, pensa: ma tiro di destro o di sinistro? In sospensione o piedi a terra? Appoggio al tabellone o dò parabola? Decide di tirare col difensore ormai addosso e sbaglia. Ovvio che è una metafora, meno ovvio che la si possa fare in un contesto di gara Fip dopo 4 anni di minibasket e 2 di under. DISCORSO NON DI SINGOLO MA VALIDO PER TUTTI.

Il Gabbro addirittura prova a riaprire la gara e a 2”00 si riaffaccia a -10 (54-44 San Pio), poi Lacca e Vignati, non certo fra i migliori, sigillano nell’ultima azione una vittoria che sa per molti di occasione persa per rinforzare la propria personalità tecnica, oggi davvero scadente.

Una cifra scandalosa su tutte: 22,2% al tiro: Hai 90 tiri a disposizione, acchiappando pure 35 rimbalzi offensivi e non arrivi a 60 punti ? Vacanze finite, ammoniva a fine gara un nostro dirigente ed è assolutamente vero. Garegnano ci misurerà fa 10 giorni e sarebbe il caso davvero di riprendere a costruire in fretta quel telaio nel quale riporre il potente motore dei nostri under 14. I test di oggi sanno di tempo perso.

23/01/2010

old voit