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Gli under 15 reggono bene per tre quarti ma poi crollano nel finale contro Urania

San Pio X - Urania  80 - 45     (10-16, 27-40, 45-61)

San Pio X: Villafranca 4, Manzoni 4, Vignati 2, Proverbio 5, Cogliati 4, Goglio 7, Piccolo 9, Mariani 2, Benna 8, Riva, Mc Allister; all. Ghisellini, vice Zecchini
Stats: t.l. 10/25 (Mariani 2/2), da due 14/63 (Villafranca, Goglio 2/5); da tre: 3/ 4 (Benna, Goglio, Manzoni 1/1); Rimbalzi Difensivi 20 (Goglio, Riva 4), Rimbalzi offensivi 18 (Goglio 6), turnovers – 24 (34 perse, 10 recuperi, Villafranca, Piccolo 0); Assist 3 (Goglio 2), Falli commessi 15

Urania: Gargiulo, Stillittano, Lzzaretti 25, Loffredo 2, Robles 8, D’angelo, Dal Cerri, Tona, Faggioni 4, Decio 20, Colombo 19, Mario; all. Casalini
Tl. 14/22, 5f. Loffredo; falli commessi 22

A tre quarti di gara ero ormai convinto che avrei scritto la cronaca di un’onesta difesa dei nostri che per 30 minuti sembravano si fossero dotati di animus pugnandi che stava mettendo in difficoltà un’Urania svagatissima, ma poi l’ultimo tragico quarto (zero canestri segnati) mi ha ri-attapirato.
Tuttavia a ben vedere lo svolgimento del tema odierno da parte dei nostri under 15 in verità è stato inizialmente interessante: l’Urania faceva fatica a divincolarsi, anzi nel primo quarto proprio ci ha trovato reattivi: gli ospiti, guidati essenzialmente dall’ala Decio (ala molto reattiva) e la guardia Lazzarini (uno che la mette che è un piacere) provavano una prima volta ad andar via (12-4 Urania), ma un inaspettato quanto gradevole Piero Manzoni infila tripla ed un libero e ci tiene a galla; nel secondo quarto due regali di Benna offrono all’Urania un nuovo break (20-11), ma lo stesso ragazzo, con interessante reazione, spara tripla e guida, insieme ad un ottimo Villafranca, i nostri ad un controbreak di 9-1 che ci mette a filo dell’Urania (21-20), che però riallunga a +9 (di nuovo 30-21), ma stavolta sono Tommy Proverbio e Jack Cogliati (comunque buona prova per loro) che ci risospingono con altro contro break nelle vicinanze degli ospiti (30-26), ma di nuovo abbiamo amnesie su cui Urania imperversa con un ennesimo contro break (10-1) e ci distanzia, stavolta in maniera decisiva: si va al riposo sul 40-27, con la sensazione però che i nostri qualche attributo virile in più del solito stiano effetivamente tirandolo fuori.

Nel terzo quarto dapprima gli ospiti avanzano ad ampie falcate (46-27),ma poi il tasso si sveglia dal letargo invernale e, complice un ottimo Riccardo Piccolo (finalmente visto un po’ più rinfrancato al tiro), permette ai nostri under 15 di riaffacciarsi a distanze non proibitive (53-42 al 28°); giusto, ma chi è il tasso? Togliamo la curiosità, è quel giocatore stupendo da vedersi, dotato da mamma&papà di cervello e fisico da paura, ma che, poiché è stagione invernale, cade in letargo salvo svegliarsi ogni tanto a farsi una sana mangiata…n.25 Gregorio Goglio: il suo risveglio ha comportato la seguente fase di gioco (durata più o meno dai 3 ai 4 minuti): riduzione di 8 punti di scarto in cui, dopo il nulla più assoluto, esegue due penetrazioni in faccia al lungo avversario, cui stampa pure una stoppata e di nuovo in attacco lo irride con tripla…per gradire smazza 2 assist…il problema che poi cade di nuovo in letargo e la sua gara finisce lì…come la nostra. A complicare la faccenda un ultimo quarto da incubo: giocatori in campo con reattività pari a quella della piramide di Cheope, giusto per trasformare una buona gara nell’ennesima sconfitta con macchia: stavolta gli zero punti realizzati negli ultimi 10 minuti fanno davvero, scusate il termine, incazzare, per lo meno in contrasto con le cose discrete viste nei precedenti tre quarti.
Parliamo delle cose buone, perché ci sono state: abbiamo
• reagito bene a tre break avversari (1 nel primo quarto e due nel secondo), e tentato una riapertura sul finire del terzo
• specie nel secondo e terzo quarto dato intensità alla difesa,
• tirato bene da 3
Ora, non me ne vogliano i ragazzi, che vanno incoraggiati e non perculeggiati e che comunque personalmente vedo provare a migliorare, però, e siamo alle solite, è l’intensità nei movimenti di gioco che non si coglie: I centimetri ed i chili non mancano (Riva, Cogliati, Proverbio e Goglio), la tecnica in alcuni ’95 è anche buona (Villafranca, Manzoni e ancora Goglio), ma è l’animus pugnandi il grande latitante. Vedendo giocare qualche ‘95, viene il dubbio se l’inazione difensiva e la staticità nei movimenti sia in realtà finalizzata a candidarsi più per un Nobel per la pace che per cambiare il colore del referto. Non si chiede di minacciare l’incolumità fisica degli avversari, ci mancherebbe, né di trasgredire le regole del baskete e della correttezza, ma oggi in più di un’occasione Sanpio ha concesso sino a 4 rimbalzi offensivi consecutivi ad avversari non trascendentali che però erano determinati. E del resto i 15 falli commessi nell’arco di tutta la gara sono un altro brutto segno.

07/02/2010

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