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Under 15 molli vengono travolti da PallMilano

Pall. Milano 1958 - San Pio X  77 - 35     (20-6, 42-17, 61-23)

Pall. Milano 1958: 10, Monetti 24, Abruzzini 17, Moro 2, Spada 4, Lamantea, Borrelli 10, Trentin 2, Fuoco 8; triple 1 Abruzzini; all. Mancuso.

San Pio X: Arioli 3, Villafranca 2, Manzoni 2, Vignati 4, Tornaghi, Cogliati 4, Proverbio 6, Goglio 8, Mariani 2, Corti 2, Riva 2; all. GhiSellini, vice Zecchini;
stat: Tiri liberi: 3/16 (Arioli 1/1), da 2 15/72 (Goglio 4/10), da 3 0/2; rimbalzi difensivi 27 (Riva 7), offensivi 25 (Manzoni 6), Turnover -13 (20 recuperi – 33 perse (Vignati +3)) assist 1 (Corti)

Come un cesto di fichi troppo maturi servito dopo un pasto un po’ scarso: il disagio del frutto non sbucciabile che si squaglia appiccicoso fra le mani.
Questa la sensazione di una gara che, sarà la scarsa significatività della classifica, saranno stati i primi tepori primaverili, fatto stà che i progressi palesati sino alla bella prova di domenica scorsa sono nuovamente andati dispersi contro un avversario a dir poco svogliato, ma comunque a noi superiore.

I marinaretti poco interdipendenti e molto egoisti hanno lasciato andare una gara che almeno nei primi 3 minuti pareva offrire qualche spunto: inizia Riva (l’unico che oggi ha continuato a far vedere la determinazione a migliorare), supporta Cogliati: dopo 3 minuti siamo lì 5-4 Pall Milano ed ancora 11-6 dopo 7 minuti…ma è fuoco di paglia: le maglie della difesa si allargano, e ciascuno pensa per sé: 20-6 dopo 10 minuti, addirittura 37-8 dopo 14 minuti. Qui l’unica fiammata d’orgoglio, guarda caso nell’unico istanti in cui i ragazzi hanno cercato di giocare testa alta e culo basso a specchio rispetto al terreno di gioco: incredibile contro break di 9-0 in 2 minuti si segna quanto nei precedenti 14, Goglio scatenato, Villafranca preciso, Arioli tignoso, Manzoni generoso. Ma sul 37-17 i nostri si spengono e vanno in letargo definitivamente. Vero che pallMilano si riabilita con contro break di 10-0, ma più vero che la mente dei nostri si ottenebra. Nella seconda parte di gara prevalgono erroracci da ambo le parti che evitano però ai nostri che l’asfaltata si trasformi in catastrofe. Nessun segno di vita particolare: solo qualche lampo dal generoso Piero Manzoni,il cuore indomito, ma oggi troppo solitario di Jack Cogliati voglia di lottare di Ema Riva, con Tommaso Proverbio alla ricerca di una posizione da play che certamente rappresenta il suo futuro per potenzialità (il ragazzo ha i mezzi), ma non ancora il presente (ha questo viziaccio di subire il difensore che lo spinge verso le linee laterali, voltandogli ogni tanto le spalle a Protezione palla); ma si tranquillizzi: i due 96 oggi non hanno certo fatto da buon esempio, abulici di loro.
Eppure nei 2 minuti di gioco offerti nel secondo quarto sembrava una bella squadra di basket…ma le gare durano 40 minuti.

27/03/2010

old voit