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Under 15 - Tranquilla vittoria dei ragazzi di Ghisellini in casa Social Osa (60-37)

SOCIAL OSA - SAN PIO X  37 - 60     (13-19, 17-38, 30-50)

SOCIAL OSA: Cattafi 9, Frigerio 7, Brambilla, D’allio, Berton 1, Wolter, Barrozo, Zotti, Avenido 6, Ajello 12, Orlandelli 2; All. Costa S., a.All. Wolter C..

Falli: 12+ tecnico a Wolter; TL: 6/11 (54.55%); Triple: 1 AJELLO.

SAN PIO X: Acuto 2, Benna 7, Balzaretti 4, Vignati 13, Corti 10, Lacca 10, Melchiori 10, Piccolo 4, Ippoliti, Filosa (97).
STATS Liberi, Corti 4/6, da 2 27/65 (Balzaretti 2/2), Rimbalzi 58 (Piccolo 13), Turnover -10 (11 palle recuperate, 21 perse Lacca, Acuto + 1) Assist 4 (Melchiori 2), Valutazione 63 (Piccolo e Vignati 12); All. Giuliano Ghisellini.

Falli: 14; TL: 6/16 (37.50%).

Arbitri: DENISI di Garbagnate.

Un San Pio così così regola comunque in scioltezza i giallorossi Social Osa, “riscattando” (si fa per dire perché in realtà i contesti son ben diversi) la sfortunata sconfitta subita dai fratelli maggiori della D di sette giorni prima sullo stesso campo.

Partita con due squadre che hanno diversa caratura tecnica, ma anche ( e questo vada a merito della Social Osa) una diversa voglia di giocare: i nostri, leziosi, sbrigano la pratica con un po’ di presunzione, mentre i nostri avversari cercano il riscatto dell’asfaltata subita all’andata con orgoglio, passione dignità.

E i primi 10 minuti di gioco vengono disputati all’insegna dell’equilibrio: apre San Pio con un parziale di 5-0 distribuito fra Acuto, Melchiori e Corti, replica Socialosa con contro break 6-2 col duo Ajello (neoaquisto dal Gabbro) e Frigerio; ribadiscono Vignati e Melchiori (13-6 SanPio parziale 6-0) e di nuovo Socialosa in scia con tripla di Ajello e replica di Cattafi (13-11), San Pio che allunga più per inerzia che per merito ancora con Vignati e Balzaretti, più la zampata finale di Benna:19-13. Nel secondo quarto entra Piccolo che dà molto equilibrio alla difesa bianco verde (alla fine Ricky, che non ha ancora centimetraggio da lungo, catturerà 13 rimbalzi) e il San Pio s’invola, grazie ad un Lacca Supersonico, e con un parziale di 19-4 chiude la fase agonistica della gara sul 38-17; a pochi secondi dal termine fa il suo esordio in Fip Alberto Filosa; questo ragazzo del ’97 che iniziava solo 14 mesi fa a giocare a basket, oggi ha sostituito l’indisponibile Agostino Chen e sta testimoniando in campo che educazione, volontà e disciplina possono abbreviare le tappe di un tardivo avvicinamento al basket.

Al rientro dall’intervallo SanPio, appagato, si dedica con biasimevole intensità a giocare a Foca magica, con una serie di azioni con palla in punta di naso, miranti per lo più a far vedere effetti e equilibrismi sterili…un’occasione persa per migliorare “on air” alcune lacune tecniche di cui i bianco verdi sono ahiloro ancora ricchi (partenze incrociate, “penetra e scarica”, taglia fuori, “help & recover” fra gli innumerevoli lati trascurati). Meno male che Socialosa non ha saputo approfittarne più di tanto, pur riemergendo sino a -13 (40-27), grazie al duo Ajello e Avenido (occhio a quest’ultimo: se mette centimetri, può diventare un prospetto interessante, perché i fondamentali e la grinta li ha). Coach Ghisellini, vista la parata, decide di prolungare la presenza in campo di chi come Ippoliti, Balzaretti e appunto Filosa, gioca per migliorare.

Ultimo quarto di accademia, dove Corti pone il suo personale sigillo marcando gli ultimi 5 punti del SanPio, mentre Socialosa limita i danni, confermando comunque di non essere la squadra materasso vista all’andata e soprattutto cui il futuro di questo gruppo, che ha gente con evidente voglia di crescere, lo vedo assolutamente incoraggiante, tenuto anche conto della buona tradizione dei coach di via Copernico.

Per i nostri invece le solite note, molto mentali: troppe tracce di presupponenza da limare, che portano a superiority complex interni che ci fanno male e ci limitano.
Anche guardando le cifre rispetto alla gara di andata stats, abbiamo giocato peggio: i liberi e i tiri su azione hanno percentuali insufficienti, abbiamo preso qualche rimbalzo in più (perchè abbiamo sbagliato più tiri), minore aggressività difensiva, e peggiore visone di gioco (- 9 assist).

Chiudo segnalando che ho ricevuto qualche mugugno sulla mia eterna insoddisfazione e severità che traspare dalle righe dei nostri commenti sulle gare degli under 15, cui replico sottoponendo al lettore due riflessioni
- Per quanto sito istituzionale, San Pio non può necessariamente essere anche autoreferenziale.
- Questo gruppo, che indubbiamente promette, non può ritenere che TUTTO sia dovuto: a 14 anni si è solo, forse, a metà del percorso tecnico e, certamente, molto di meno della metà di quello umano: occorre guardare al concetto di miglioramento, NON a quello di COMPIACIMENTO.

Vero che stiamo lottando per un posto al sole nel girone e, secondo me, ci sta assolutamente, ma ci sono state partite che impongono una riflessione sulla nostra bassa velocità di miglioramento, una su tutte: Cornaredo! Ma anche come sono maturate le altre 2 sconfitte, evitabilissime con un po’ di testa. Chi ci ha giustamente battuto, sta lavorando meglio di noi proprio sull’atteggiamento mentale.

Quindi, per carità, plaudiamo quando c’è gente che fa tabellino, ma ricordiamoci che a quest’età è molto più importante COME SI FA TABELLINO. In certe gare valgono di più 13 rimbalzi che 13 punti (numeri a caso). Ad ogni modo, forza ragazzi, forza coach, forza San Pio, ma soprattutto forza pallacanestro, sport che più di altri fa luogo d’incontro e di miglioramento.

22/01/2011

OldVoit