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Under 17 - girone C Osal nettamente davanti ai nostri, sconfitti a Novate 55 a 84

OSAL NOVATE - SAN PIO X  84 - 55     (19-9, 41-21, 60-39)

OSAL NOVATE: Plumari, D'Errico 12, Ferracin 5, Cafagna 11, Valenti 22, Viganò, Peri, Ferrari, Zanardo 20, Invernizzi 6, Bellotti 4, Argentieri 2; All. Michele Pagani.

Falli: 31; TL: 16/28 (57.14%); 5 falli: Ferrari; Triple: 2 (D'Errico).

SAN PIO X: Acuto 3, Benna 6, Balzaretti 4, Vignati 4, Corti 10, Lacca 18, Melchiori 5, Di Napoli 2, Mantovani 2, Agnolozzi 1
Stats: Tiri da 2: 15/69 (Benna 3/4) da 3 1/6 (Corti 1/1) Rimbalzi Difensivi 35 (10 Benna) Offensivi 22 (Lacca 4), Turnover - 5 (23 recuperi -28 palle perse, Melchiori 1 persa 5 recuperi +4) Valutazione 33 (Benna 14) rendimento valutazione/punti 33/55 (60%, Benna 14/6 e Di Napoli 5/2 + 250%).; All. Marco Di Gioia.

Falli: 19 + 1 t alla panchi; TL: 22/41 (53.66%); Triple: 1 (Corti).

Arbitri: Goldin.

Stavolta impieghiamo 5 minuti in meno dell'andata per segnare 55 punti all'Osal: peccato che i nostri avversari ce ne rifilino 24 in più. Nuova delusione da parte dei nostri under 17, che perdono, stavolta male, contro Osal, iniziando a giocare di squadra (e neppure tanto bene) solo nel terzo quarto.

Opposti alla specialità della casa, la zona 1-3-1, nonostante adeguata preparazione in settimana, i nostri hanno offerto uno spettacolo per i primi due quarti mortificante riuscendo addirittura nell'impresa, nei primi 10 minuti di gioco, ad andare a segno su azione solamente 2 volte su 17 tentativi: circolazione di palla difficoltosa, mai distribuita su entrambi i lati, scarsa attenzione ai compagni smarcati, poca convinzione nelle soluzioni offensive adottate; e questa sagra dell'errore è proseguita sino all'inizio del terzo quarto, a gara ahimè conclusa, quando i nostri, sotto di 20 hanno cercato invano di risalire la corrente.
Ultimo quarto di pura accademia.

Nell'Osal buone prove di Zanardo e Valenti, anche se la mano di D'Errico è sembrata più rotonda e precisa di altre. Per i nostri null'altro da dire se non di smetterla di sprecar talento e riprendere a coltivare la cultura del gruppo predicata negli anni da tutti i coaches che questa annata ha avuto la fortuna di avere (compreso l'ottimo attuale titolare della panchina) hanno predicato, ma che stasera sembra dannatamente lontana per esclusiva colpa nostra. La cultura dell'alibi è una mera foglia di fico che deresponsabilizza. E che a volte serpeggia infida anche in questa squadra.

29/01/2012

OldVoit