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Under 14 Femminile: le nostre ragazze cedono ancora al Fanfulla 41-82

SAN PIO X - FANFULLA LODI  42 - 81     (11-14, 19-37, 32-59)

SAN PIO X: Di Vittorio; Crippa 9; Grandi; Colombo 6; Lacca 2; Poggi; Bordini; Graziani 12; Martini 6; Bistoncini 7; Marcozzi – Allenatrici:; All. Klau/Mortellaro, a.All. Comparetti.

FANFULLA LODI: Vollger 2; Conte 18 ; Vercesi 26; DeFeo; Pedrazzini; Ameondi 20; Ercoli 9; Ramella 2; Castellone; Alchieri 4; Albertini; All. Denti.

Un primo quarto di tutto rispetto ci aveva illuso: una frazione delle occasioni perse perché, senza alcuni errori banali, le Sanpiotte sarebbero tranquillamente state avanti.

Poi Lodi ha avuto la meglio mettendo la partita nei canali a loro più congeniali: aggressività, mani addosso e servizi precisi per le loro tre soliste (Conte, Vercesi e Ameondi) che hanno aperto il divario di punteggio, non più colmabile.

Dalle nostre, come al solito, un chiaro-scuro di cose buone e di ingenuità: il palleggio di sinistra è diventato un tabù, il passo la palla all’altezza del corpo oppure la schiaccio a terra per evitare la marcatura avversaria concetti troppo complicati; il guardare e servire la compagna libera e non la ‘partner’ abituale di gioco un concetto pressoché satanico.

Intraprendente nei tiri da fuori, Sofia Martini ha realizzato tutto il suo bottino personale dalla media distanza (il giorno che si accorgerà di potere anche essere aggressiva sotto canestro sembra però ancora lontano), Sara Bistoncini ha lottato pressoché da sola sui rimbalzi, Elena Colombo ha fatto vedere le solite buone cose pur essendo in evidente apnea da raffreddore.

Dell’arbitraggio non dovremmo parlare, ma oggi facciamo un eccezione. Capiamo che per molti l’arbitraggio non è una missione ma un obbligo per arrivare al patentino da allenatori, ma almeno questo esercizio sia fatto con un minimo di professionalità e voglia, e non stando lontani dal gioco e sorvolando su tutto perché si ha voglia di andare a casa presto. La cosa non ha influenzato l’esito della partita, ma la voglia di vederla di molti di noi, compreso il tavolo.

18/03/2012

Alemartini