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U19: anche il derby di ritorno se lo aggiudica l'Aurora, 72-54

San Pio X - Aurora Milano  54 - 72     (13-20, 27-33, 43-51)

San Pio X: Acuto ('96) 4, Vignati ('96) 8, Forti Grazzini, Lacca ('96), Martino 1, Ceccariglia 2, Arioli, Mariani 9, Manzoni 5, Goglio 23, Proverbio 2, Tornaghi.

Tiri da 2 22/60 (Vignati 4/8), tiri da 3 0/6, tiri liberi 10/37 (27%!!!; Acuto 2/4, Mariani, Martino 1/2); rimbalzi difensivi 30 (Goglio 8; avversari 33), rimbalzi offensivi 18 (Goglio, Mariani 4; avversari 22), rimbalzi totali 48 (Goglio 12; avversari 55); palle perse 31 (Manzoni, Proverbio 5; avversari 11), palle recuperate 20 (Goglio 5), totale turnover 20+11-31=0 (Goglio, Lacca, Martino +1); falli fatti 27, falli subiti 27 (Goglio 7); stoppate 2 (Goglio, Martino); assist 4 (Mariani 2); valutazione 26 (Goglio 25).; All. Leoni, a.All. Zecchini.

Falli: 27; TL: 10/37 (27.03%); 5 falli: Martino.

Aurora Milano: Serati 10, Mazza 24, Sparano 2, Bergamaschi 5, Toscani 9, Losa 12, Romeri 1, Losa, Schiavone 2, Vercesi 7, Benci, Cogliati.; All. Di Biagio, a.All. Bissoli.

Falli: 27; TL: 19/34 (55.88%); 5 falli: Bergamaschi; Triple: Toscani.


Al primo appuntamento del girone di ritorno gli spiottini di coach Leoni affrontano il derby con l'Aurora decisi a riscattare il -36 dell'andata. sicuramente non è stato lo stesso tipo di partita, i nostri non hanno mai mollato, esclusi gli ultimi 2 minuti, in cui lo scarto si è allargato sino ad un (bugiardo) -18, decisamente immeritato; tutta la partita si è giocata su scarti pari o inferiori a 10 punti, con anche un breve vantaggio San Pio. Purtroppo alla grinta e alla difesa non si è aggiunto il dovuto cinismo in attacco, come dimostra la moria ai tiri liberi (meno del 30% neanche a minibasket), oltre alla difficoltà a trovare alternative ad un ottimo Goglio. Mariani troppo a sprazzi, Vignati troppo nervoso (ahimè, non è la prima volta) e Manzoni praticamente non pervenuto, neanche in difesa. I nostri avversari hanno alternato Serati, Losa e Toscani ad un maestoso Mazza (indiscutibilmente MVP della partita), oltre a rendere inefficace la zona 3-2 a noi tanto cara e a metterci in difficoltà sotto i tabelloni. Inoltre, con un arbitraggio che premiava le entrate e condannava i contatti eccessivi, la loro maggiore concentrazione ha fatto la differenza. Vero, non tutti possono avere talento e segnare in ogni situazione o crearsi tiri da situazioni di 1 contro 1, ma per tirare i liberi o coi piedi per terra ci vuole allenamento e testa. Ricordo che Drazen Petrovic (i giovani che non sanno chi fosse costui vadano a cercare suoi video e la sua storia), da piccolo veniva chiamato "mano di sasso", per la sua scarsa mira. Questo dovrebbe far riflettere i nostri ragazzi, su come si lavora in palestra e su come si affrontano le partite.

23/01/2013

Vlad