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Under 14: un passo indietro contro Opera

San Pio X - Opera Basket Club  30 - 112     (11-25, 16-50, 24-86)

San Pio X: Arioli 15, Balzaretti, Cappi 4, Vignati 2, Corti 3, Ippoliti, Mariani 1, Piccolo 3, Riva 2,
Acuto, Chen, Cortinovis;all. Brambilla, vice Zecchini t.l. 10/24

Opera Basket Club: Scaglioni 12, Cogliati, Colombo 6, Barghini 24, Rosato Rossi 2, Ficarra 10, Preli 8,
Mazzurana, Grespi 7, Frasacco 14, Martini 7, Marrazzo 20; all. Mennella

Premetto che non era certo una partita facile. Gli avversari hanno dato conferma di essere un buon gruppo, poco sotto il livello di Cgm e Tumminelli, e la sconfitta ci può benissimo stare... quello che non ci può, anzi non ci deve stare è l'atteggiamento avuto dai nostri spiottini per 3 quarti di gara. Tra chi si rifiutava di prendere iniziative personali e chi pensava di risolvere tutto da solo (scena peraltro già vista in u13 col Baskettown), più che una partita di basket è sembrato un allenamento in cui 12 pugili prendevano a pugni un sacco di sabbia inerte.
Passando alla cronaca della partita, il 1° quarto è stato l'unico in cui si è perlomeno provato a giocare a basket. Pronti via e Opera va subito avanti, grazie alle percussioni di Frasacco e del gioiellino 96' Ficarra. Sembra una resa incondizionata in partenza, quand'ecco che uno de 3 95' biancoverdi a referto (assenti Proverbio e Cogliati) tira fuori un gran coraggio e una discreta tecnica ai liberi: si tratta di Viturìn Arioli che pian piano incomincia a segnare qualche punto (15 alla fine per lui) e a provare a rendere meno facile la serata degli ospiti. Ospiti che continuano a macinare gioco, sotto la regia del capitano Colombo(atleticamente da migliorare, ma con una tecnica ed una visione di gioco da categoria superiore) e nonostante le continue percussioni di Arioli finalmente affiancato da Corti,chiudono il primo parziale sul +14(25-11).
Viste le premesse in panchina e sugli spalti si spera in un passivo relativamente contenuto … ma le aspettative vengono presto deluse, infatti in attacco ci si continua ad affidare quasi esclusivamente ad Arioli, con poco movimento da parte dei giocatori senza palla e rare iniziative personali (condotte peraltro malamente). Opera invece continua sull'onda del 1° quarto esaltando uno straordinario Barghini e il colosso Marrazzo. Risultato: 25 punti subiti (e fin qui siamo in media col primo parziale) ma appena 5 fatti.
Dopo la strigliata fatta da coach Claudio negli spogliatoi ci si attendono risultati ... risultati che non arrivano. Anzi oltre al solito disastro in attacco, i nostri aggiungono delle gravi lacune difensive che permettono a Opera di aumentare ulteriormente il distacco. La reazione dei sanpiottini è quella già citata: chi è convinto di poter risolvere tutto da solo e chi crede che a basket sia vietato tirare. Alla fine del quarto il punteggio è 86-24 Opera.
Con un passivo così pesante gli ospiti allentano un attimo la morsa, ma i nostri non riescono ad approfittarne per riavvicinarsi. Senza risultato sono le continue percussioni di Piccolo ed i tentativi di Vignati ... c'è giusto il tempo per vedere un rimbalzo offensivo con canestro da parte di Riva (finalmente!) e i primi 4 punti in maglia San Pio per Cappi. Alla fine è 112-30 Opera.
Ripeto la sconfitta ci poteva stare, ma il modo in cui è maturata no. I piccoli biancoverdi devono imparare a tenere la partita per tutti e 4 i quarti e a distribuire meglio i compiti offensivi. Non è possibile che un solo giocatore faccia la metà dei punti di squadra, perchè ciò vuol dire che senza di lui sarebbe stato una resa ancora più precoce e incondizionata.
Passiamo alle cifre di squadra: 10/59 da 2 (solito scempio), 19 rimbalzi difensivi (altro disastro, non si possono concedere 4 tiri di fila agli avversari), 18 offensivi (si è visto di peggio ma anche di meglio), 40 palle perse (una a minuto), 4 palle recuperate (indice della scarsa voglia di lottare), 2 assist (cosa dicevamo dell'atteggiamento di alcuni giocatori?). Cifre emblematiche dell'andamento della gara.
Nota a margine: non mi è piaciuto l'atteggiamento di alcuni giocatori in panchina che commentavano ogni sbaglio dei compagni in campo. Con un punteggio del genere la colpa è di tutti quanti, nessuno escluso. Non è certo il di criticare questo o quello, ma di fare una sana autocritica, fare gruppo e lavorare sodo in palestra ascoltando Claudio e tutti i suoi collaboratori, con l'intento di migliorare sia tecnicamente sia di testa.

Forza spiottini!

24/02/2009

Vlad